Sistemi di accumulo, silicio il materiale del futuro


Il silicio fuso potrebbe essere il materiale del futuro per i sistemi di accumulo, ad oggi si riescono a produrre notevoli quantitativi di energia anche da fonte rinnovabile ma, allo stesso tempo, vi è la problematica di un efficiente stoccaggio della stessa. La tecnologia maggiormente utilizzata per i sistemi d’accumulo è basata sui sali sfusi, che però hanno il grande difetto d’essere costosi e non così disponibili in natura e soprattutto in larga scala.


Un’innovazione per la tecnologia dei sistemi di accumulo è però rappresentata dall’utilizzo del silicio fuso, così come dimostrato da un gruppo di ricercatori del Solar Energy Institute dell’Universidad Politécnica de Madrid (UPM). Tale materiale, infatti, oltre ad essere tra i più abbondanti al mondo può raggiungere temperature di circa 1.400 °C. Sfruttando le celle termofotovoltaiche, è quindi possibile “intrappolare” un quantitativo energetico anche fino a 1 MWh e convertire in elettricità con un’efficienza di conversione superiore al 50%.
Basti pensare che l’energia normalmente immagazzinata dai sali sfusi è dieci volte inferiore. Pertanto, non appena tale brevetto avvierà la commercializzazione, sarà possibile realizzare sistemi di stoccaggio potenziati sia per grandi centrali solari termiche che per strutture ridotte come edifici di centri urbani ed abitazioni civili.

Efficienza Energetica All posts